In questo articolo ti spiego cos'è la contemplazione dei misteri e come si fa.
In questo modo otterrai molte più grazie dal Signore, perché reciti il Rosario nel modo giusto. Vediamo subito di che si tratta.
Qual è l'azione che nessuno fa?
Quello che nessuno sa su come si prega il Rosario è che non basta solo recitare i Padre Nostro e le Ave Maria. Bisogna fare anche la contemplazione dei misteri.
Cos'è la contemplazione?
Contemplare i misteri significa che devi immaginarti mentalmente la scena del mistero per ogni decina, nel mentre che reciti le Ave Maria. Poi devi ringraziare il Signore per quello che ha fatto in quel mistero e chiedere qualche grazia.
"Il Rosario contiene due elementi: l'orazione mentale e l'orazione vocale. La mentale consiste nella meditazione dei principali misteri della vita, della morte e della gloria di Gesù Cristo e della sua santissima Madre. La vocale consiste nel dire quindici decine di Ave Maria, ognuna preceduta da un Pater […]"
(San Luigi Maria Grignon da Montfort, Il Segreto Meraviglioso del Santo Rosario, Prima Decina, cfr 9)
Ad esempio: il primo mistero della gioia è l'Annunciazione. Quando lo reciti, ti devi immaginare l'arcangelo Gabriele che appare a Maria e le dice che è la madre del Messia. Reciti le Ave Maria nel mentre. Quando hai finito di immaginarti la scena, dici qualcosa tipo "Ti ringrazio Signore per questo mistero" e poi Gli chiedi qualche grazia.
Quindi non basta recitare le preghiere. Devi anche immaginarti le scene dei misteri, ringraziare il Signore e chiedere qualche grazia.
Cosa succede se reciti il Rosario senza contemplare?
Senza queste operazioni stai solo recitando una serie di Ave Maria e Padre Nostro, ma non stai recitando il Rosario. Non lo sapevi, vero? Adesso ti dico anche altre cose importanti da tenere a mente.
Altre cose da fare, recitando il Rosario
E' meglio recitare il Rosario con l'intenzione di chiedere una grazia specifica. Devi anche sapere che dire il Rosario in senso stretto significa pregare i misteri della gioia, poi quelli del dolore e della gloria.
Invece, se reciti solo un gruppo di misteri al giorno come fanno in genere alla TV o nelle parrocchie, stai pregando una corona del Rosario, che non è sbagliato. Però non è il Rosario completo.
Ad esempio: immagina che vuoi pregare un Rosario completo per chiedere la guarigione di tuo cugino. Devi prima recitare i misteri della gioia. Finite le 5 decine, riinizi con quelli del dolore. Finite le 5 decine di nuovo, reciti i misteri della gloria.
Poi concludi col Salve Regina e le litanie. Così hai recitato un Rosario completo con l'intenzione di far guarire tuo cugino.
Ricapitoliamo:
- Non basta recitare le Ave Maria e i Padre Nostro per pregare il Rosario.
- Bisogna anche fare la contemplazione dei misteri.
- Contemplare significa immaginarsi la scena del mistero, ringraziare il Signore e chiedere qualche grazia.
- Reciti il Rosario completo, quando preghi i misteri della gioia, del dolore e della gloria.
- Ne stai recitando solo una corona altrimenti
- E' meglio pregare il Rosario con un'intenzione specifica.
Ricorda:
"Il Rosario è una lunga catena che lega il cielo alla terra… con il Rosario si può ottenere tutto"
(Santa Teresa di Lisieux)
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