Come Confessarsi Correttamente e Recuperare la Pace Interiore


Un sacerdote che confessa

Qual è il modo giusto di confessarsi? Quando la confessione è valida?

In questo articolo ti spiegherò passo dopo passo come fare una confessione valida e ben fatta. Vedremo quali peccati devono essere confessati, come dirli nel modo giusto e cosa succede se dimentichi qualcosa. 

In questo modo avrai chiaro come confessarti correttamente. Eviterai così di fare confessioni inutili e sacrileghe. Vediamo subito quali peccati bisogna confessare.

Quali peccati bisogna dire in confessione?

Secondo il Concilio di Trento, devi confessare tutti i peccati mortali che ti ricordi, dopo un attento esame di coscienza, specificando:

  • Il tipo esatto di peccato
  • Quante volte lo hai commesso
  • Le circostanze che lo rendono più grave

Ad esempio, se hai bestemmiato davanti ai bambini, non basta dire "Ho bestemmiato". Devi dire: "Ho bestemmiato più volte Dio e i santi di fronte ai bambini". 

Devi anche essere veramente dispiaciuto per ciò che hai fatto e determinato a non ripetere quei peccati.

Come insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica:

"Colui che vuole ottenere la riconciliazione con Dio e con la Chiesa deve confessare al sacerdote tutti i peccati gravi che ancora non ha confessato e di cui si ricorda dopo aver accuratamente esaminato la propria coscienza"

(Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1493)

Cosa significa essere pentiti?

Essere pentito non significa solo provare emozioni di dispiacere. Significa riconoscere che ciò che hai fatto è sbagliato e non essere contento di averlo fatto.

Papa Pio XII ha insegnato che la confessione richiede un pentimento sincero e la ferma volontà di non ricadere nei medesimi peccati. Altrimenti che pentimento è?

Ad esempio: immagina di aver ucciso qualcuno. Sai che quello che hai fatto è un peccato grave. Non sei contento di averlo fatto. Non ti senti dispiaciuto. Però pensi "Ok, so che quello che ho fatto è male. Non avrei dovuto farlo. Vado a confessarmi, perché non è bene che io l'abbia fatto". Questo è un pentimento vero, anche se non senti il dispiacere come emozione. Quindi non è necessario sentire dispiacere.

"Pentitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati"

(Atti 3, 19)

Quindi bisogna dire i peccati gravi in confessione. Riconoscere che sono male e non voleri ricommettere. Adesso ti spiego cosa succede se dimentichi di dire un peccato.

Cosa succede se dimentichi un peccato?

Se dimentichi un peccato mortale senza volerlo, non preoccuparti, viene comunque perdonato. Tuttavia, devi dirlo nella prossima confessione.

Quando la confessione non è valida?

La confessione non è valida se:

  • Nascondi un peccato mortale per vergogna
  • Non dici di proposito il numero di volte che l’hai commesso
  • Non specifichi circostanze importanti
  • Non sei veramente pentito e non hai la ferma volontà di cambiare comportamento

In questi casi, la confessione non ha valore e si commette un sacrilegio.

Ad esempio: immagina di aver commesso un adulterio. Vai a confessarti, ma non lo dici per vergogna. In quel caso la confessione non vale e hai commesso un altro peccato grave. Non si può certo imbrogliare il Signore, vero?

Cosa fare se si ha il dubbio che un peccato sia mortale?

Se hai dubbi, è bene confessarlo comunque, dicendo che non sei sicuro. Se non sei certo di aver già confessato un peccato, meglio dirlo di nuovo. Se non sei sicuro di aver commesso un peccato, non sei obbligato a confessarlo. Puoi però chiedere consiglio a un sacerdote.

Se non ho commesso peccati mortali, cosa devo confessare?

Se non hai peccati mortali, puoi confessare i peccati veniali, le imperfezioni o anche le tentazioni. In questo caso:

  • Non è necessario specificare quante volte lo hai fatto
  • Puoi dire solo ciò che ricordi
  • Non devi impegnarti seriamente a non ripeterli tutti, ma almeno uno sì

Riassumiamo. Per confessarti devi:

  1. Dire tutti i peccati mortali, con numero e circostanze.
  2. Essere dispiaciuto e determinato a cambiare vita.
  3. Evitare di nascondere peccati per vergogna.
  4. Confessare i peccati che non sei che siano mortali o non sei sicuro di averli già confessati.
  5. Se non hai peccati mortali da confessare, puoi confessare i veniali, le imperfezioni o le tentazioni.

Ricorda:

"Se tu ti scusi, Dio ti accusa; se tu ti accusi, Dio ti scusa"

(San Francesco d’Assisi)

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Fonti