In questo articolo ti spiego i principali peccati contro il settimo comandamento. Alcuni sono il furto, la rapina e l'evasione fiscale. Ti spiego anche perché non basta confessarli.
In questo modo li saprai riconoscere ed evitare. Così ridurrai la tua probabilità di andare all'Inferno dopo la morte. Inoltre avrai meno problemi nella vita, perché il Signore ti punirà di meno. Iniziamo subito.
I Principali Peccati: furto, rapina, evasione…
I peccati da non fare contro il settimo comandamento sono:
- Furto
- Truffa
- Corruzione
- Evasione fiscale
- Non pagare gli stipendi ai dipendenti
- Sfruttare i lavoratori
- Non rispettare le promesse e i contratti
- Contraffazione
- Tecniche di vendita false
- Non pagare le tasse
- Vandalismo
- Spreco di denaro
- Appropriazione indebita, cioè prendere in prestito e non restituire.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica lo dice chiaramente:
"Arrecare volontariamente un danno alle proprietà private o pubbliche è contrario alla legge morale ed esige il risarcimento"
(cfr Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2409)
Adesso dobbiamo capire quanto sono gravi questi peccati.
La Gravità di Queste Colpe
Tutti questi peccati sono mortali o no in base a quanti soldi hai rubato o a quanti danni hai fatto.
Non basta confessarli per essere perdonati, ma devi anche restituire la cifra rubata.
Se non è possibile, devi dare la stessa quantità di soldi in elemosina. Così cancelli il peccato.
Ad esempio: immagina di aver rubato 30.000€ a tuo zio. Ti penti di questo e ti confessi. Tuo zio però è morto. Non puoi restituirgli la cifra. Allora decidi di fare una donazione di 30.000€ alla Caritas. Ecco così hai ripagato il male fatto.
Riassumiamo:
I peccati gravi contro il settimo comandamento sono:
- Furto
- Truffa
- Corruzione
- Evasione fiscale
- Non pagare gli stipendi
- Sfruttare i lavoratori
- Non rispettare le promesse e i contratti
- Contraffazione
- Tecniche di vendita ingannevoli
- Non pagare le tasse
- Vandalismo
- Spreco di denaro
- Appropriazione indebita
- Sono peccati mortali o no, in base a quanti soldi hai rubato o a quanti danni hai fatto.
- Non basta confessarli, ma bisogna anche restituire i soldi rubati o dare la stessa cifra in elemosina.
Ricorda:
"Non opprimerai il tuo prossimo, né lo spoglierai di ciò che è suo"
(Levitico 19, 13)
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